La spesa pubblicitaria mondiale crescerà dell’8,3% quest’anno, secondo le previsioni di Warc, contenute nel The Ad Spend Outlook 2022/23: Impacts of The Economic Slowdown. Gli investimenti complessivi raggiungeranno quota 880,9 miliardi di dollari, grazie in particolare alle spese per le elezioni di Midterm negli Stati Uniti e i Mondiali di calcio in Qatar. Ma la rotta è destinata a cambiare nel 2023, con un rallentamento significativo: +2,6%, per effetto del “raffreddamento delle condizioni economiche” e il blocco dei cookie di terze parti online.
RALLENTANO I SOCIAL MEDIA
Le previsioni Warc rivedono al ribasso le previsioni di crescita pubblicate nel dicembre 2021, con una flessione di circa 90 miliardi di dollari tra quest’anno e il successivo. A risentirne sono in particolare le piccole media imprese, che ridurranno le spese a causa della crisi economiche. Abituate sinora ad acquistare da sé gli spazi online, il loro rallentamento avrà in particolare un impatto sul settore dei social media, dove la spesa crescerà dell’11,5% nel 2022, ma solo del 5,2% nel 2023, il tasso di crescita più basso mai registrato sinora nel settore. A influire sul settore anche la spinta verso la privacy dei big come Apple e Meta. Warc prevede che il blocco dei cookie di terze parti da parte di Apple (che coinvolge il 12% della popolazione globale, circa 860 milioni di persone) insieme a quello in arrivo da parte di Google per Chrome (66% della quota di mercato globale) toglierà loro circa 40 miliardi di dollari di profitto tra il 2022 e il 2023.
AVOD IN CORSA
La spesa pubblicitaria nel settore streaming video crescerà più velocemente rispetto all’intero mercato pubblicitario: +8,4% nel 2022 e +7% nel 2023. Il settore Avod, in particolare, è destinato a raggiungere nel 2023 ricavi pari a 65 miliardi di dollari (+7,6%, dopo il +8% del 2022). YouTube raggiungerà una quota di mercato pari al 39,4% del totale Avod: la piattaforma sarà condizionata dal nuovo approccio alla privacy di Apple così come dall’aumento della concorrenza, con il lancio delle offerte Avod di Netflix e Disney+.
È vicino alla saturazione il mercato streaming, in particolare negli Usa: «I nuovi entranti lotteranno per la spesa pubblicitaria esistente così come per quella incrementale, il che potrebbe ostacolare la crescita complessiva degli operatori di streaming nel breve e medio termine». I servizi streaming dei broadcaster (BVOD) vedranno un incremento dei ricavi pubblicitari del 9,7% quest’anno e del 5,2% nel 2023, raggiungendo complessivi 18,5 miliardi di dollari. Per quanto riguarda infine la tv lineare, si prevede un incremento del 3,6% nel 2022 (pari a 180 miliardi circa il 20,4% della spesa totale), ma è destinata a una flessione del 4,5% nell’anno successivo, a causa dell’assenza degli eventi (sport ed elezioni americane), che hanno supportato il 2022.

Fonte Warc
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it