Proseguono le trattative di Vivendi per mettere a punto una joint-venture tra diversi operatori e realizzare una piattaforma dei contenuti in quattro Paesi europei (Francia, Spagna, Italia e Germania), che veicoli film, serie tv e altro, ponendosi in concorrenza con i nuovi colossi Usa, Netflix in primis. Tra i possibili alleati del gruppo guidato da Vincent Bollorè, ci sarebbero Mediaset, che presidia già i mercati italiano e spagnolo, e un operatore tedesco, il cui nome non è ancora trapelato. Deus ex machina dell’operazione sarebbe l’imprenditore Tarak Ben Ammar. Ancora aperte le questioni della governance, dei pesi azionari e degli accordi commerciali. E soprattutto quella delle partecipazioni nelle pay tv, in particolare la cessione di Mediaset Premium, e quindi i diritti del calcio. Secondo il quotidiano francese “Les Echos”, Vivendi, che è anche il primo azionista di Telecom Italia con il 23,8%, intenderebbe acquistare l’89% della pay tv di Cologno (lasciando a Telefonica il rimanente 11%), pagando metà in contante e metà in azioni. Secondo indiscrezioni, Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e ad di Mediaset, inizialmente contrario alla vendita, starebbe ora trattando con Bollorè il prezzo.
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