Non è ancora pronto, ma il Piano frequenze allo studio da parte di Agcom è già oggetto di critiche. Nel corso della quinta conferenza sul digitale terrestre organizzata da DgTvi, il consigliere Agcom Stefano Mannoni ha gardantito che il piano assegnerà un terzo delle frequenze in ogni regione alle tv locali. Sempre in merito alle frequenze, il consigliere ha inoltre chiesto alla Rai di non avanzare richieste sproporzionate. Le critiche al lavoro dell’Authority sono arrivate sia dal presidente di DgTvi, Andrea Ambrogetti, che dal viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani. Il primo ha dichiarato che il piano frequenze non dovrà nascere da elaborazioni teoriche e ingegneristiche che non corrispondono alla realtà, né dovrà mettere in discussione le frequenze assegnate nelle regioni digitali. Secondo Ambrogetti, inoltre, occorre assegnare subito le frequenze nelle regioni del Nord che passano al digitale quest’anno. Critiche agli ingegneri Agcom sono arrivate anche da Paolo Romani, che ha inoltre aperto alla possibilità che vengano assegnate le posizioni 8 e 9 del telecomando alle tv locali, in alternativa all’accordo raggiunto da DgTvi, che prevede invece le posizioni da 10 a 19.
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