Il tanto atteso decreto correttivo per la nuova legge sul tax credit per il cinema e l’audiovisivo sarebbe sempre più vicino al traguardo. Stando a quanto riportato dal Sole 24 0re, il testo sarebbe infatti arrivato alla bollinatura e la sua pubblicazione potrebbe quindi essere dietro l’angolo – ma ancora non è stata indicata una data precisa.
Si tratta, ricordiamo, de decreto sul quale il Ministero della Cultura e il dicastero dell’Economia hanno lavorato per modificare la nuova legge del 10 luglio 2024, n.225 sul credito d’imposta per le produzioni cinematografiche. Legge che è subito andata incontro a proteste e azioni legali: era attesa per inizio marzo l’udienza al Tar del Lazio dopo l’esposto di piccoli produttori, ma proprio i lavori in corso sul decreto correttivo hanno spinto ad un rinvio.
Tra le novità del decreto correttivo emerse nel corso degli ultimi mesi, spicca l’eliminazione del vincolo di accordo con una primaria società di distribuzione cinematografica, misura che era stata molto contestata soprattutto dai piccoli produttori indipendenti. Cambiano anche le risorse finanziarie: viene eliminata la necessità di dimostrare che il 40% del costo di produzione dell’opera cinematografica sia coperto da risorse private, ma viene introdotto un limite alle misure di sostegno pubblico pari all’80% dell’opera.
Stando alla fonte, è stato poi confermato poi reintrodotto l’obbligo del produttore di reinvestire nello sviluppo, produzione e distribuzione di opere difficili entro 5 anni dalla data di riconoscimento del tax credit, in una quota proporzionale alla cifra riconosciuta. Se non verrà soddisfatto il requisito, non si potrà accedere al credito d’imposta per altre opere nei successivi 5 anni. Un tentativo, questo, di combattere eventuali abusi dello strumento.
Sempre il Sole 24 Ore riferisce che ci sono state 349 richieste di tax credit nella finestra aperta, oltre a 50 internazionali. La stessa fonte riporta inoltre che sarebbero sul punto di essere pubblicate sul sito del MiC anche le linee guida sull’uso dell’intelligenza artificiale nelle produzioni audiovisive, tema arrivato sul tavolo del Ministero dopo l’allarme lanciato da diverse associazioni di artisti e agenti.
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