Reti tlc: il MiSe smentisce la lettera all’Ue

Il ministero nega di aver aderito, con Francia e Spagna, all’iniziativa per chiedere alle big tech di sostenere i costi delle reti tlc
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L’Italia non avrebbe scritto alla Commissione europea per chiedere che le Big Tech condividano i costi delle reti di telecomunicazione. «Apprendiamo dalla stampa di una lettera indirizzata alla commissione europea che impegnerebbe il Governo italiano insieme ad altri a supportare presso la Commissione Europea l’adozione di norme che prevedano la condivisione dei costi di utilizzo delle reti di comunicazione elettronica tra operatori di rete e content providers. Al netto dei contenuti, precisiamo che il Ministero dello Sviluppo Economico, competente per materia sulle reti di telecomunicazioni, non ha aderito a tale iniziativa, né intende farlo“, si legge in una nota ripresa da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus. Il ministero ha aggiunto di ritenere “opportuno, infatti, che debba essere il prossimo Governo in carica, eventualmente, ad affrontare, in un senso o nell’altro, la delicata questione». Il ministero smentisce dunque quanto indicato ieri da Reuters circa il documento congiunto di Italia, Francia e Spagna che proponeva alla Commissione leggi che chiedessero ai big come Alphabet (Google), Meta e Netflix di sostenere i costi degli aggiornamenti alle infrastrutture di rete.

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