Referendum e par condicio, la Vigilanza dice sì

Via libera al regolamento sulla par condicio in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre da parte della commissione di Vigilanza Rai (nella foto il presidente Roberto Fico). In tutte le trasmissioni che si occupano del referendum gli spazi sono ripartiti in due parti uguali tra i favorevoli e i contrari. E nei programmi di comunicazione politica la parità è matematica, così come nei programmi d’informazione e nei tg. A sua volta anche l’Agcom ha approvato il regolamento attuativo della legge 22 febbraio 2000, per tv, radio e stampa. Condizioni essenziali, la presenza equilibrata e il contraddittorio tra i soggetti favorevoli e contrari. L’Autorità, nella consueta attività di monitoraggio, trasmette settimanalmente i dati del alle emittenti affinché possano correggere eventuali disequilibri o anomalie entro la settimana successiva oltre a verificare e pubblicare ogni due settimane i dati relativi al tempo di parola dedicato alle diverse posizioni nei notiziari e nei programmi di approfondimento informativo, tenuto conto del format e della periodicità di ciascun programma. L’Autorità potrà tenere conto del tempo di notizia e di quello di argomento complessivo dedicato al tema referendario. Dalla terza settimana che precede il voto le verifiche saranno effettuate ogni settimana. Nello stesso periodo l’Autorità vigilerà anche sul pluralismo politico-istituzionale, attraverso la verifica dei tempi fruiti da ogni soggetto politico e istituzionale nello spazio dei notiziari e programmi di approfondimento informativo non dedicato al tema del referendum.

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