«La Rai comprendendo pienamente le ragioni di tutti i telespettatori che seguono con passione le vicende della nostra Nazionale di calcio, non sottovaluta quanto accaduto nel corso della telecronaca della partita Estonia – Italia ed è già impegnata a individuare strumenti e procedure che evitino che si possano in futuro ripetere analoghi episodi». È quello che si legge in un comunicato della Rai sottoscritto dal dg Mauro Masi, dal presidente del cda, Paolo Garimberti, e dal direttore di RaiSport, Eugenio De Paoli, dopo l’errore commesso durante la diretta della partita di calcio trasmessa lo scorso venerdì. Il servizio pubblico rischia ora una sanzione fino a 258mila euro per aver mandato in onda uno dei tre minispot previsti da contratto durante il match valido per le qualificazioni a Euro 2012, privando 8mln di telespettatori della visione del goal della vittoria degli Azzurri segnato da Antonio Cassano al 60° minuto. Il telecronista di RaiUno, Bruno Gentili, chiamando la pubblicità al momento sbagliato, ha messo (durante il suo esordio ai microfoni Rai) in difficoltà la tv di stato che ancora oggi deve fare i conti con il blackout dei ripetitori in Piemonte avvenuto 2 mesi fa durante il secondo tempo della partita Italia – Nuova Zelanda. Nel luglio 2005, l’Agcom ha stabilito il divieto da parte delle tv di interrompere l’azione di gioco durante le competizioni sportive. Le tv possono si trasmettere minispot durante le partite di calcio, ma soltanto nel corso di pause dovute a sostituzioni, accertamenti degli infortuni dei giocatori e infortunati fuori dal terreno di gioco. Per quanto riguarda il dissenso dei telespettatori, il Codacons, l’associazione che tutela i diritti dei telespettatori, è decisa a intraprendere un’azione collettiva legale finalizzata all’indennizzo per “danni morali da goal oscurato”.
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