In giornata ci sarà un incontro del Pdl sulla Rai. All’ordine del giorno, la riunione della commissione di Vigilanza di domani pomeriggio, quando si voterà per ratificare, a maggioranza qualificata (due terzi), la nomina di Anna Maria Tarantola alla presidenza di viale Mazzini, che dovrebbe avvenire domani mattina in cda. Nessuna pregiudiziale sui nomi indicati da Mario Monti, bensì sulle deleghe forti affidate alla Tarantola (tra le quali, potere di firma per i contratti fino a 10mln di euro e nomina dei direttori non giornalistici di prima e seconda fascia), che sarebbero lontane dalle norme di legge e svuoterebbero il cda di poteri e significati. In caso di stallo sulle nomine, Palazzo Chigi sarebbe pronto ad andare fino in fondo, senza escludere l’ipotesi di commissariamento della Rai. Intanto, Palazzo Chigi starebbe studiando una soluzione per recuperare l’evasione del canone (5-600mln annui), agganciando l’abbonamento alla bolletta della luce. In tal caso, la neo-presidente impegnerebbe quel denaro per finanziare programmi di qualità, “da servizio pubblico”.
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