Anche le imprese che posseggono non tv ma computer o altri dispositivi atti a ricevere il segnale televisivo sono da quest’anno, in virtù di un Regio decreto del 1938, obbligate a pagare il canone Rai, indipendentemente dalla fruizione di trasmissioni tv. Ma, secondo Rete Imprese Italia (Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti), il Governo avrebbe riportato in vita un canone speciale, un «assurdo balzello», che obbligherebbe le aziende a pagare dai 200 euro ai 6mila euro l’anno. Sono quasi 5mln le imprese italiane, che in tutto dovranno corrispondere 980mln di euro, pena pesanti sanzioni. Per questo Rete Imprese, con una lettera al premier Mario Monti e al ministro Corrado Passera, chiede l’esclusione da qualsiasi obbligo di corrispondere il canone, poiché si tratta di apparecchi che fungono da meri strumenti di lavoro.
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