Nuova tv: lo streaming è giovane

Cresce l'ascolto "non riconosciuto" sul target giovane. I dati Studio Frasi
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Secondo elaborazioni Studio Frasi riportate da Il Sole 24 ore, sugli ascolti televisivi fra il 1° giugno e il 19 luglio, il cosiddetto ascolto “non riconosciuto” (i valori del consumo televisivo da tv non sintonizzati sulle solite reti, ovvero canali diffusi via internet, ricevuti tramite decoder, set top box connessi alla rete, computer e consolle collegati al televisore) è stato pari al 17,9% nel giorno medio. A maggio il dato non riconosciuto risultava pari al 16%. Il dato sale al 21,6% nella fascia di mezzogiorno e tra le 16 e le 18. La percentuale è però di poco superiore al 50% tra gli 8-14 anni. tra i 15 e i 19 anni si passa al 45,2%. Ammonta al 37,4% tra i 20-24enni, al 30,4% tra i 25-34enni e al 30,6% tra i 35-44enni. Il dato si deve alle nuove modalità di separazione degli ascolti di Auditel e alla Total Audience che da questa stagione viene usata anche da Dazn. E sono dati di cui, secondo Studio Frasi, beneficiano anche gli editori tradizionali con le loro offerte streaming. Nel periodo in esame il tempo dedicato alle app Rai, Mediaset e La7 risulta pari a 10,6 milioni di ore.

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