Il governo spagnolo ha approvato il nuovo piano Dtt, che prevede una riduzione delle frequenze destinate ai broadcaster e l’allocazione del dividendo digitale. Ogni tv privata, così come il servizio pubblico, ha infatti rinunciato a uno dei propri mux: i broadcaster opereranno quindi su un totale di sette multiplex. Inoltre, le tv si sposteranno su nuove frequenze, lasciando quelle attuali agli operatori tlc per lo sviluppo del 4G e altri servizi di valore aggiunto. L’intero processo dovrà essere completato prima di gennaio 2014 e costerà 300mln di euro (600mln in meno del piano precedente, grazie alla taglio delle frequenze), ma peserà sulle tasche degli spagnoli che dovranno riadattare i loro set-top-box poiché l’amministrazione non sarà in grado di finanziare l’operazione. Lo stesso varrà per l’alta definizione: avendo meno spazio, i canali Hd non potranno più essere trasmessi in simulcast con quelli in Sd, ma saranno allocati in frequenze specifiche, rendendo necessario un adattatore per poterli vedere.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it