Il Pd ha presentato una proposta di legge per la riforma della governance Rai, che trasforma il direttore generale in un vero e proprio manager, con poteri di nomina delle dirigenze del servizio pubblico. In base al testo, il dg sarà indicato dall’editore (il ministero dell’Economia) e verrà eletto dai due terzi del consiglio di amministrazione, rendendo impossibile quindi un’elezione a maggioranza. Il cda, invece, verrebbe eletto dalla commissione di Vigilanza in concorso con la Conferenza delle Regioni e la rappresentanza dei Comuni. Il consiglio resterebbe in carica sei anni e non tre come quello attuale.
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