La pay tv perderà 30 miliardi

Dopo il picco raggiunto nel 2016, il business è destinato a una flessione dei ricavi
©pixabay

Entro il 2026 la pay tv perderà 30 miliardi di dollari. Dopo il picco raggiunto nel 2016, con 201 miliardi di dollari, il business della pay tv è destinato a una perdita dei ricavi. Secondo Digital Tv Reasearch, infatti, i ricavi globali da pay tv passeranno dai 173 miliardi di dollari del 2020 a 143 miliardi di dollari nel 2026: una perdita, appunto, di 30 miliardi di dollari. E questo a fronte dell’incremento nel numero di abbonati, pari a 15 milioni, per un totale di 1,02 miliardi nel 2026.

GLI USA PERDONO IL PRIMATO

Se entro il 2026 la pay tv perderà 30 miliardi, la flessione maggiore si verificherà negli Usa: i ricavi passeranno da 80 miliardi a 57 miliardi, per una flessione di 23 miliardi. Si tratta della perdita più drammatica tra quelle previste dall’analisi, secondo i ricercatori. Il declino negli Usa è in atto da tempo: il picco era stato raggiunto nel 2015 con 104 miliardi. Anche la quota di mercato è destinata a ridursi: dal 52% dei ricavi da pay tv globali al 40% nel 2026. La flessione si verificherà anche in Cina, dove i ricavi da pay tv passeranno da 9,3 miliardi a 8,9 miliardi. Stesso andamento nel Regno Unito (da 6,3 miliardi a 5,5 miliardi) e in Canada (da 5,7 miliardi a 4,9 miliardi). Cresceranno invece i ricavi in India: da 5 miliardi a 5,6 miliardi. Una crescita, questa, che coincide con l’incremento nel numero di abbonati: da 159,7 milioni a 180,7 milioni, secondo le stime di Digital Tv Research. Su 138 Paesi analizzati da Digital Tv Research, la perdita dei ricavi riguarderà 77 Paesi.

LE PIATTAFORME

La perdita riguarda tutte le piattaforme: la pay tv satellitare perderà 16 miliardi di dollari, il cavo digitale 12 miliardi, quello analogico 2 miliardi. “L’IpTv non perderà molto”, indicano i ricercatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it