L’Aiart contro il wrestling su K2

«Il wrestling sia trasmesso la sera, ma non di certo all’ora di pranzo la domenica quando le famiglie sono riunite e quando i piccoli hanno accesso più facile alla televisione». È quello che si legge in una nota dell’Aiart (Associazione telespettatori cattolici) che non solo annuncia di aver presentato un esposto al Comitato media e minori sulla trasmissione “WWE Afterburn” trasmessa dal canale di Switchovermedia, K2, ma si ricollega anche all’articolo 34 del Testo Unico per la Televisione. Quest’ultimo, vieta la trasmissione in tv di violenza gratuita, ancor più se in fascia protetta. Secondo l’Aiart, “WWE Afterburn” mostrerebbe violenza e aggressività abbinate ad agonismo portato all’esasperazione. Nessuna risposta ancora da parte del Comitato media e minori che però, soltanto pochi giorni fa, ha approvato all’unanimità gli schemi che le emittenti televisive a pagamento e criptate saranno obbligate a adottare per classificare le trasmissioni nocive per i più piccoli.

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