Nel numero 121 del 25 maggio 2024 della Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Contratto nazionale di servizio tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la Rai – Radiotelevisione italiana S.p.a. che regolamenta per il triennio 2023-2028 l’attivita’ svolta dalla Rai ai fini dell’espletamento del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.
Il testo (da pagina 42) prevede diverse obblighi e obiettivi per Rai, a partire dalla trasformazione in Digital Media Company, «potenziando il servizio streaming con l’intento di rendere Raiplay maggiormente fruibile». Si richiede l’attivazione di un’offerta di servizio pubblico non solo per i minori, ma anche per i giovani. Rai + tenuta, tra le altre, ad «accrescere la presenza dei contenuti del servizio pubblico nell’ecosistema di riferimento per tale tipologia di pubblico anche migliorando l’offerta di informazione di servizio pubblico on-line». Presente anche un riferimento al made in Italy: «La Rai deve articolare un’offerta di servizio pubblico in grado di offrire ai cittadini-utenti la più vasta possibilità di accesso alle diverse manifestazioni della cultura italiana rappresentando l’Italia».
Nell’articolo 14, il ruolo della Rai per l’Industria dell’audiovisivo:
1. La Rai, per assicurare un adeguato sostegno allo sviluppo dell’industria nazionale dell’audiovisivo, deve:
a) investire su contenuti di qualità, sperimentando formati e linguaggi nuovi, avviando progetti innovativi nelle produzioni come nelle coproduzioni;
b) rispettare le disposizioni in materia di obblighi di investimento, di promozione delle opere europee e italiane come stabilite dalla normativa vigente valorizzando, nella definizione degli assetti contrattuali e dei diritti di utilizzazione e dello sfruttamento delle opere, le opere di espressione originale italiana in coerenza con la normativa primaria e i relativi regolamenti attuativi. Al fine del rispetto della normativa si intendono:
i. per ricavi complessivi annui: il gettito derivante dal canone destinato all’offerta televisiva, nonché i ricavi pubblicitari connessi alla stessa, al netto degli introiti derivanti da convenzioni con la pubblica amministrazione e dalla vendita di beni e servizi;
ii. per investimenti: la configurazione di costo che comprende gli importi corrisposti a terzi per l’acquisto dei diritti e l’utilizzazione delle opere, i costi per la produzione interna ed esterna e gli specifici costi di promozione e distribuzione, nonché quelli per l’edizione e le spese accessorie direttamente afferenti alle opere europee ed italiane;
c) assicurare l’utilizzo di Linee guida chiare e trasparenti per la presentazione a Rai di Progetti audiovisivi fiction , cartoni e documentari;
d) potenziare l’offerta sulla piattaforma RaiPlay valorizzando il rapporto con i produttori indipendenti.
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