Preoccupato, ma ottimista: intervistato sabato da “la Repubblica” dopo la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2012 (-218mln di euro circa) il direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, illustra il piano d’azione per l’azienda. Inevitabili i tagli, ma non saranno lineari e al tempo stesso sono previsti maggiori investimenti: dalla digitalizzazione dei tg, la riapertura delle sedi estere (cui si aggiunge l’apertura in Brasile) e più fiction nel 2013. Il dg prevede un maggiore utilizzo delle risorse interne; l’azienda intende specializzare i centri di produzione di Torino, Napoli e Milano, dando a tutti i centri – Roma compresa – una pianificazione industriale. Altrettanto importante ragionare sull’organizzazione del lavoro e sul modello produttivo: il dg è in trattative sul contratto scaduto nel 2009 con l’obiettivo di ottenere una maggiore flessibilità contrattuale a fronte dgli aumenti salariali richiesti a inizio anno. Per quanto riguarda il canone, sono allo studio una serie di proposte anti-evasione che verranno presentate a inizio anno all’azionista. Sul fronte nomine, entro il 12 dicembre (se non il 28 novembre), verrà indicato il sostituto di Alberto Maccari alla direzione del Tg1 («Non rinnoviamo contratti scaduti a chi è andato in pensione. Vale per tutti. Con il massimo rispetto per l’ottimo lavoro svolto da Maccari»): senza confermare o smentire i nomi circolati nelle ultime settimana, Gubitosi rivendica l’autonomia della scelta. Pur auspicando l’unanimità in cda, Gubitosi sottolinea che sarà sufficiente la maggioranza dei voti.
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