Il MiSe prevede che il passaggio delle frequenze in banda 700 dalla tv digitale terrestre alla banda larga mobile possa avvenire entro il 2022, due anni in più rispetto a quelli ipotizzati dalla Commissione europea . Inoltre, andranno previste «forme di compensazione» compatibili con la normativa sugli aiuti di Stato per sostenere l’adeguamento tecnologico degli operatori e l’acquisto di nuovi decoder o televisori da parte dei cittadini. È questo in sintesi il parere inviato dal sottosegretario Antonello Giacomelli al Parlamento e al Consiglio europei, in merito alla proposta di decisione “sull’uso della banda di frequenze 470-790 MHz nell’Unione”, che ora sarà vagliata anche dalle altre istituzioni Ue. Il parere del Governo italiano, che la prossima settimana sarà presentato alla commissione trasporti e tlc della Camera, allinea il nostro Paese a Regno Unito e Spagna, mentre Francia e Germania sarebbero già pronte a far partire la banda larga mobile sulle nuove frequenze già nel 2020.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it