Fu il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto a ritirare il piano editoriale presentato da Carlo Verdelli, l’ormai ex direttore per l’Offerta informativa di Viale Mazzini, dimessosi proprio in seguito alla bocciatura della sua proposta di riforma delle news Rai. Attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera e in risposta a quanto affermato dallo stesso Verdelli al Corriere, i componenti del Cda – a esclusione del presidente Monica Maggioni – prendono le distanze dalla decisione sul Piano editoriale, che sarebbe stata frutto di una decisione di Dall’Orto, “a valle del dibattito consigliare. La politica e i partiti possono avere molte colpe da dover espiare, ma in questo caso rischiano di essere semplicemente un alibi che non regge di fronte alla forza dei fatti realmente accaduti”.
Qui sotto il testo della lettera inviata al Corriere e pubblicata sul quotidiano di venerdì 21 aprile 2017:
Caro direttore, un contributo di chiarezza rispetto alle vicende, spesso travagliate, che riguardano la Rai. Le dimissioni di Carlo Verdelli sono avvenute il 3 gennaio di quest’anno alla conclusione di un Consiglio di amministrazione informale. La riunione era stata voluta proprio per affrontare i temi del Piano editoriale senza la tagliola di decisioni da prendere o di valutazioni che restassero impresse senza possibilità di ulteriori considerazioni e approfondimenti. La presenza o meno di Verdelli alla riunione era un tema di opportunità rispetto al quale il direttore generale ha avuto la prima e l’ultima parola senza che vi fossero veti da parte di alcun componente del consiglio di amministrazione. La discussione nel merito del piano invece è stata franca e orientata al merito dei contenuti che erano stati proposti. Erano emersi apprezzamenti strutturati così come non erano mancate posizioni critiche soprattutto legate alla sensazione di trovarsi di fronte a un disegno editoriale e non anche a un piano organizzativo e industriale sostenibile. In ogni caso, mai nessuno ha voluto giudicare la dedizione professionale e personale di Carlo Verdelli. La decisione di Campo Dall’Orto di ritirare il piano è stata frutto di una sua valutazione a valle del dibattito consiliare. La politica e i partiti possono avere molte colpe da dover espiare, ma in questo caso rischiano di essere semplicemente un alibi che non regge di fronte alla forza dei fatti realmente accaduti.Rita BorioniArturo DiaconaleMarco FortisCarlo FrecceroGuelfo GuelfiGiancarlo MazzuccaPaolo MessaFranco Siddi
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