Il giorno dopo l’annuncio della fine del rapporto di lavoro tra Rai e Michele Santoro si scatenano le polemiche – bipartisan – sul compenso del conduttore. Santoro prende infatti 700mila euro l’anno (la sua qualifica aziendale è di direttore) e dovrebbe incassare come buonuscita tre annualità, come previsto dagli incentivi Rai, di circa 2,1mln l’anno, arrotondati a 5-6mln per tre anni. Secondo Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza, questo accordo avrà conseguenze anche sugli altri colleghi di Santoro, soprattutto in un momento in cui la commissione sta valutando la possibilità di rendere accessibili tutti i compensi. Santoro, in una nota pubblicata sul sito di “Annozero”, fa sapere che avrebbe preferito dare notizia dopo aver sottoscritto l’accordo: «a conclusione della stagione, e solo a firma avvenuta, risponderò a tutte le domande sul carattere dell’accordo e sul mio futuro professionale, convinto come sono di aver agito ancora una volta nell’interesse del pubblico». Pare che abbia influito sulla decisione la volontà della Rai di ricorrere in Cassazione contro la decisione del giudice del lavoro che obbligava viale Mazzini a restituire al conduttore un programma in prime time, una sentenza che fu confermata anche in seconda battuta. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it