Agcom fotografa la tv italiana

Agcom presenta “La relazione annuale 2022 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro”

Le dinamiche del mercato televisivo italiano sono state fotografate da Agcom ne  La relazione annuale 2022 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro, presentata oggi alla Camera dei Deputati.

IL SETTORE MEDIA

I ricavi dei servizi media nel 2021 sono risultati pari a 11,4 miliardi di euro: si registra una perdita di oltre un miliardo tra il 2017 e il 2021 (anche se si evidenzia una crescita tra il 2020, a 11,1 miliardi, e il 2021). In particolare, i ricavi lato utenti sono passati da 5,8 miliardi nel 2017 a 4,7 miliardi nel 2021. I ricavi pubblicitari sono passati da 5,14 miliardi a 4,5 miliardi. In leggera crescita i fondi pubblici: 1,9 miliardi nel 2017 e 2 miliardi nel 2021. La quota maggiore dei ricavi si deve alla spesa degli utenti (42%), seguita dalla pubblicità, al 37,7%. Tra i mezzi, la televisione continua a rappresentare la principale quota del settore: 69,2% contro il 12% dei periodici, il 13,5% dei quotidiani e il 5,4% della radio.

LA TELEVISIONE: I RICAVI

Il 2021 segna la «risalita» dei ricavi televisivi, stimati in 7,89 miliardi di euro. Cresce la pubblicità, con ricavi che passano da 35,9 milioni nel 2020 a 39,1 milioni. In flessione invece le offerte a pagamento: da 40,1 milioni a 37,3 milioni. Pressoché stabili i fondi pubblici: 24 milioni nel 2020 e 23,7 milioni nel 2021. Dinamiche opposte sul fronte dei ricavi delle diverse offerte: «I ricavi da vendita di offerte a pagamento (pay tv e pay per view) e pubblicità riconducibili alle piattaforme satellitare e digitale terrestre, che costituiscono ancora la parte prevalente del totale, diminuiscono del 14,5%».  Le risorse generate dalle offerte sul web, includendo le sottoscrizioni di abbonamenti (S-VOD) nonché la vendita e il noleggio di singoli contenuti (EST e T-VOD), «esibiscono un tasso di crescita di oltre il 30%. I ricavi afferenti a quest’ultima componente, pertanto, assumono un valore sempre più significativo, tanto da sfiorare il miliardo di euro nel 2021, con un’incidenza sul totale della tv a pagamento 7 volte superiore a quella di cinque anni fa».

LA TELEVISIONE: GLI ASCOLTI

Sul fronte ascolti, Agcom rileva una tendenza opposta tra le audience delle piattaforme digitale terrestre e satellitare, da un lato, e online. «Per i canali gratuiti e a pagamento, il numero di fruitori nel giorno medio dell’anno diminuisce del 9% rispetto al 2020, riportandosi su valori in linea con quelli dei periodi precedenti dalla crisi pandemica». La flessione è particolarmente evidente tra gli spettatori under34. «Diversamente, le piattaforme di video on demand a pagamento, dopo aver segnato un deciso balzo nel 2020 (passando da 11,2 a 14,3 milioni di utenti unici di siti e app nel mese medio dell’anno), presentano un trend ancora in crescita nel 2021, raggiungendo i 14,9 milioni di utenti unici (con un picco di oltre 16 milioni nel mese di dicembre)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it