Agcom archivia la canna di Rocco Schiavone

Era stata contestata una scena in cui il protagonista offriva della marijuana
Rocco Schiavone (©UsRai)

Con la delibera 19/24/CSP Agcom ha archiviato il procedimento contro la Rai per presunta violazione del Testo unico dei media audiovisivi, e in particolare l’articolo 37, comma due (Tutela dei minori). Oggetto del procedimento è una puntata di Rocco Schiavone (stagione 5), trasmessa il 14 aprile su Rai2. La scena incriminata vedeva, nel corso di una cena, il protagonista Schiavone «invitare altre persone a far uso di sostanze stupefacenti». Si trattava, nello specifico, di marijuana.  Una condotta definita «controversa» dall’accusa.

Rai si è difesa con varie argomentazioni, a partire dal fatto che le battute del copione provengono dal libro di Antonio Manzini da cui era tratta la puntata e che – a differenza del testo – «è stata appositamente inserita una sequenza di battute del personaggio dott. Fumagalli che fa una esplicita “obiezione di coscienza” rispetto al consumo della sostanza». Inoltre, la serie è stata classificata con il “bollino giallo”, che suggerisce la visione dei contenuti in presenza di adulti «proprio per consentire a chi esercita la potestà genitoriale di esercitare il proprio fondamentale ruolo educativo, di decodificare il contenuto di quanto proposto e se ritenuto opportuno di “cambiare canale”».

Agcom ha valutato che «i contenuti oggetto di contestazione non siano nel loro complesso idonei a configurare ipotesi di nocumento allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori». Da qui, dunque, «l’archiviazione degli atti del procedimento avviato nei confronti della società Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A.». L’atto potrà essere impugnato davanti al Tar del Lazio entro 60 giorni.

Qui il testo completo della delibera

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