Usa ed Europa divisi dallo streaming

Rispetto alla tv lineare, è sullo streaming che si trova la maggiore differenza tra le abitudini di consumo, secondo un rapporto di RTL AdAlliance

Le abitudini di consumo europee e americane, quando si tratta di streaming, possono essere diverse, come racconta The New Life of the Living Room di RTL AdAlliance, terza edizione del rapporto della concessionaria RTL sui consumi televisivi in 11 Paesi europei (Italia compresa) e, per la prima volta, negli Usa.

TV, LA PREFERITA

Intanto, la Connected tv è una presenza fissa in Europa: il 78% degli europei attualmente ne possiede una (81% negli Usa). In Spagna e Uk le percentuali salgono rispettivamente all’89% e 83%. La televisione è “essenziale” per gli intervistati: «unisce le persone e rende più vivo il salotto», hanno dichiarato. Ed è forte anche il sentiment tra i giovani adulti. Come è noto, il ruolo delle piattaforme streaming è diventato sempre più rilevante. La televisione resta il device video «preferito» per gli Europei: il 76% degli intervistati infatti la usa quotidianamente, mentre negli Usa questo primo posto è “condiviso” con lo smartphone (74%). In Europa, invece, lo smartphone è il device video preferito per il 64% degli intervistati, mentre notebook e PC sono al terzo posto sia in Europa (41%) che negli Usa (50%). La televisione lineare è ancora popolare: oltre due terzi degli intervistati (69% in Europa e 68% negli Us) ha dichiarato di guardarla almeno una volta a settimana.

USA ED EUROPA DIVISI DALLO STREAMING

“Quanto sei infastidito dalla pubblicità sulle varie piattaforme?” (The New Life of the Living Room di RTL AdAlliance)

È sul fronte streaming che si riscontrano le maggiori differenze tra le abitudini di consumo europee e americane. Gli spettatori americani scelgono sempre più lo streaming: il 77% sceglie di vedere almeno una volta a settimana lo Svod, il 72% video online in formati brevi. La quota europea, invece, è del 68% per lo Svod e 55% per i video brevi. La maggiore differenza riguarda il consumo di servizi Avod e Fast, scelta dal 62% degli americani e solo da un quarto degli intervistati europei.  I ricercatori spiegano questa differenza con diversi livelli di tolleranza nei confronti della pubblicità: solo un terzo degli americani ne è infastidito (32% dagli spot sulla tv lineare, 30% dalla pubblicità Avod), mentre gli europei appaiono essere meno tolleranti. Sulla tv lineare, infatti, l’irritazione nei confronti della pubblicità da parte europei è pari al 50% contro il 32% degli americani. Sul Bvod siamo al 49% vs il 31% degli americani, e sullo Svod al 45% verso ul 36% degli americani. Ampia anche la differenza tra social network (49% UE11 vs 37% Usa) e sull’Avod (41% EU11 e 30% Usa).

TROPPA SCELTA

Il 71% degli europei non intende aumentare il budget di spesa destinato allo Svod (The New Life of the Living Room di RTL AdAlliance)

RtlAdAlliance conferma un’altra tendenza ormai in atto da tempo, ovvero il paradosso della troppa scelta. Il 60% degli europei dichiara di sentirsi sperduto di fronte alla quantità di contenuti disponibili, contro il 64% degli americani. Attenzione poi alle intenzioni di spesa: solo il 17% delle famiglie europee (degli 11 Paesi analizzati) intende aumentare il budget destinato alla spesa video nei prossimi sei mesi, contro il 42% delle famiglie americane.

NDR: Lo studio è stato realizzato tramite una ricerca quantitativa svolta tra il 5 e il 15 febbraio, intervistando oltre 10mila persone tra i 18 e 64 anni (circa 700/1.000 partecipanti per ogni Paese). I Paesi coinvolti sono Belgio (nuovo Paese esaminato), Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e USA (nuovo).

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