Aria di concentrazione nel mercato televisivo statunitense, avvallato – a quanto si apprende – dall’amministrazione Trump. Nexstar Media Group, operatore televisivo regionale che conta oltre 200 stazioni tv in 116 mercati USA (per una platea potenziale da 220 milioni di persone) ha annunciato l’acquisizione di Tegna, gruppo tv che conta 64 brand di informazione in 51 DMA (designated market area). L’operazione vale 6,2 miliardi di dollari e porterà Nexstar Media Group a controllare 265 stazioni televisive in 44 Stati e nel distretto di Colombia e 132 delle 210 televisioni nelle cosiddette DMA.
La copertura del nuovo conglomerato si estende dunque all’80% delle famiglie televisive statunitensi, ben oltre la soglia di concentrazione del 39% in vigore. La FCC, di nomina trumpiana, sta però pensando di intervenire su tale soglia, ed è proprio a questo che ha fatto riferimento Perry A. Sock, Chairman e Ceo di Nexstar, nel commentare l’acquisizione: «Le iniziative portate avanti dall’amministrazione Trump rappresentano un’opportunità per i broadcaster locali per aumentare la reach, fornire pari condizioni e competere in modo più efficace con le Big Tech e i Big Media tradizionali che hanno una reach incontrollata e ampie risorse finanziarie».
Secondo Nexstar, l’acquisizione di Tegna riuscirà a servire meglio le comunità, assicurando vitalità nell’informazione locale da fonti di fiducia e diversificate. Allo stesso tempo, fornirà agli inserzionisti una maggiore varietà di spazi e soluzioni pubblicitarie a livello locale e nazionale.
L’operazione – che deve essere approvata dagli enti regolatori – dovrebbe finalizzarsi entro la seconda metà del 2026 e genererà sinergie per 300 milioni di dollari l’anno.
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