Una tassa di scopo sui colossi della Rete

“Rafforzamento del settore audiovisivo” è il titolo del documento che il ministro del Mibact Dario Franceschini e il sottosegretario del Mise, Antonello Giacomelli, hanno presentato a tv e produttori di cui Repubblica anticipa oggi alcuni contenuti. Per finanziare il settore audiovisivo si prevederebbe l’introduzione di una tassa di scopo che graverebbe sui colossi della Rete quali Google, Amazon e Netflix, prendendo come spunto il sistema in vigore in Germania. Ma la tassa di scopo, sostiene il quotidiano romano, si applicherebbe anche all’intero settore audiovisivo. In generale il documento prevede un ripensamento complessivo dei finanziamenti; si promettono più risorse alla Mostra del Cinema e al Centro Sperimentale e meno a convegni e pubblicazioni inutili. Il testo parla anche delle tv. Le emittenti non potranno più sperare in deroghe ai loro obblighi di produzione e programmazione di opere indipendenti e dovranno sfruttare il film che acquistano in un tempo ragionevole, pena la perdita dei diritti.

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