Un dividendo digitale alla tedesca?

In vista della consultazione pubblica che dovrebbe aver luogo entro l’anno, l’Agcom sta elaborando un progetto inerente il dividendo digitale, che ricorda il modello tedesco. Il passaggio dei servizi tv dall’analogico al digitale entro il 2012 libererà, infatti, un numero notevole di radiofrequenze. L’insieme delle frequenze così liberate, sotto il nome di “dividendo digitale”, andranno dunque all’asta e saranno destinate alle compagnie che puntano alla banda larga mobile. Da qui, si presume che le emittenti locali giocheranno un ruolo chiave in uno scambio con la telefonia mobile: se in un bacino risulterà libera una determinata frequenza e un’emittente locale negli anni passati ha ricevuto in assegnazione un canale destinato, secondo il nuovo piano, alla banda larga mobile, il canale libero potrà essere concesso alla tv locale in cambio di quello assegnato alle telecomunicazioni. Non solo, attualmente il pacchetto a 1.800Mhz e 2.500Mhz è attualmente occupato dal ministero della Difesa, ma utilizzato solo in minima parte. In Germania, l’asta delle frequenze sul dividendo digitale fece incassare al governo tedesco 4,2mld, anche grazie all’interesse incrociato di importanti società come Deutsche Telekom, Vodafone e Kpn. In Italia la gara, rapportando popolazione e dimensioni di mercato, potrebbe produrre un incasso di 2-2,5mld con notevoli risparmi e rimodulazioni dei flussi di spesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it