Tv sempre più “multiscreen”

Il 60% dei telespettatori italiani, trasversalmente alle fasce d’età, segue i programmi su più schermi: oltre alla tv, il computer portatile (45%) e lo smartphone (43%). E, a seconda dello schermo, cambiano le esigenze del pubblico, che non sempre i broadcaster riescono a soddisfare con contenuti differenti. Il 73% degli utenti, per esempio, cerca online, soprattutto sui social, consigli di visione; il 60% addirittura quando il programma è già in onda o sta per cominciare. Il 53% del campione cerca informazioni su temi, personaggi e storie televisive, il 48% va a cercare siti menzionati dal programma e più del 50% verifica la veridicità delle notizie. Infine, il 30% è attratto da quiz, concorsi e giochi. Sono questi alcuni dei risultati dell’indagine, presentata ieri presso il Maxxi di Roma, “La nuova centralità televisiva. Schermi, contenuti, pratiche delle audience connesse”, condotta, in partnership con la società di ricerche Swg, dall’Osservatorio Social Tv, nato presso il DigiLab dell’Università “La Sapienza” di Roma, con la partecipazione di Rai, Mediaset, Sky, Discovery Italia, Fox Networks Group Italy, Viacom International Media Networks, Laeffe e Sony Pictures Television Networks. La moltiplicazione degli schermi introduce due elementi d’innovazione: l’aumento del tempo complessivo dedicato alla visione di tv attraverso diversi device e la diversificazione delle pratiche di multiscreening. Mentre il contenuto televisivo resta l’ambiente comune di riferimento, la molteplicità degli schermi diventa la nuova forma tecnologica della tv, piegata dalle audience sulla base di esigenze, ritmi di vita, motivazioni differenti. La dimensione più interessante di questa moltiplicazione di scenari d’uso è l’“eventizzazione” del consumo televisivo: dalle “grandi cerimonie” percepite come momento storico da non perdere; alle attese per la messa in onda di un contenuto seriale o sportivo; ai momenti di visione costruiti come rituali da condividere. «Il rapporto con i propri fan rappresenta un’importante opportunità ma anche una grande responsabilità per i canali», ha dichiarato Luca Rochira, Programming Director Entertainment Channels di Fox Networks Group Italy. «“The Walking Dead” ne è un perfetto esempio: è una serie di culto e al contempo un prodotto transmediale, con una sua declinazione tv, web e fumetto, che riesce perfettamente a coinvolgere i fandom». Un rapporto, quello con gli utenti, centrale per Fox, come dimostra il progetto Fox Crew, un gruppo social che permette di coinvolgere e rendere attivi i fandom del canale, stimolando feedback e ascoltando le loro proposte. Sul fronte pubblicitario, le strategie di product placement e di branded entertainment agiscono da attivatori per le audience e consentono di espandere il piacere del consumo oltre gli schermi. Gli spettatori sono spinti a condividere i loro interessi con altri nei social media e motivati a trasformare un interesse in acquisto e consumo di prodotti presenti sullo schermo.

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