Tivù di giugno è online con Fiorello. Il mensile dedicato al business tv e adv edito da Duesse Communication è disponibile da oggi con il nuovo numero di giugno, scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play e in formato pdf a questo link.
FIORELLO: LA COVER STORY
Protagonista della cover story di Tivù di giugno è Fiorello. Mattatore del successo della stagione, Viva Rai2!, grazie anche a un team affiatatissimo, lo showman ha raccontato come nasce il programma e i suoi punti di forza, frutto di un sapiente mix tra “vecchia scuola” (il rapporto col pubblico dal vivo) e linguaggi crossmediali.
I TALENTI CHE FANNO LA DIFFERENZA
Dopo la Power Map, arriva la Talent Map, ovvero la fotografia dei volti (e penne) dell’ultima stagione televisiva che hanno saputo fare la differenza: attori e attrici, conduttori, conduttrici, giornalisti e giornaliste, ma anche autori e autrici (nell’intrattenimento come nella serialità). Una mappatura complessa, certamente non esaustiva dei talenti più riconosciuti, ma anche degli outsider e di coloro che danno quel “pizzico di sale in più” per arricchire uno show.
CONTENUTI
Dalla pagina alla serie, passaggio più che consolidato nella produzione audiovisiva italiana e internazionale. Per esaminare il fenomeno, anche Tivù è partita dal libro e ha voluto parlare con tre autrici le cui opere sono diventate fiction di successo: Alessia Gazzola (L’allieva), Gabriella Genisi (Lolita Lobosco) e Mariolina Venezia (Imma Tataranni). Non possono mancare poi le tendenze emerse dal MipTv in termini di business, produzioni scripted e unscripted.
PUBBLICITÁ
Michele Strazzera EMEA Advertisers and Agencies Leader di Nielsen, ha analizzato con Tivù l’andamento del mercato pubblicitario italiano, mentre Giulia De Carli, direttrice clienti Rai Pubblicità, è intervenuta sul tema dell’ingresso degli svod nell’arena pubblicitaria (trattato sul numero di maggio) raccontando il punto di vista della concessionaria Rai.
DA NON PERDERE
Diamo qualche numero sulle donne nell’audiovisivo, grazie ai dati dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo e a quelli di EBU: pochi numeri e ancora non sufficientemente strutturati per comprendere in maniera esaustiva il gender gap, ma sicuramente importanti per migliorare e crescere.
Da non dimenticare, poi, le nostre rubriche: Insider e News from the world.
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