Con un parere di 35 pagine, il Consiglio di Stato ha definitivamente risposto al governo sulla questione Sky-Dtt. La pay tv satellitare può partecipare alla gara di assegnazione delle frequenze: essendo un’azienda radicata nel nostro Paese e avendo una consorella inglese (BSkyB), la società gode di “libertà di stabilimento” e quindi può operare in Europa. Il principio di reciprocità (secondo il quale un imprenditore Usa non può operare in Italia se un italiano non può fare altrettanto negli States) esposto dal governo italiano non vale in questo caso. Per la legge, infatti, conta il requisito di stabilimento, ovvero la sede legale stabilita in un Pese comunitario e va inoltre distinta la nazionalità dell’impresa (Sky Italia) da quella del soggetto controllante (NewsCorp.). Inoltre Agcom, che ha definito le regole per la gara, non ha posto alcuna limitazione a Sky e se il governo si intromettesse in questa decisione compierebbe un «intervento manipolativo» di tali condizioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it