Sky Italia, è ancora sciopero

La Slc Cgil ha indetto per il 17 marzo uno sciopero dei dipendenti di Sky, che riguarderà l’intera giornata. L’astensione dal lavoro è una risposta alla decisione di Sky di proseguire con il piano di riorganizzazione, che prevede 194 esuberi e 378 trasferimenti, riducendo il personale su Roma. «Non ci stupisce che Sky, dopo una prima fase di apparente disponibilità, abbia dichiarato esplicitamente la volontà di gestire individualmente gli esuberi ed i trasferimenti. Un conto è annunciare la volontà di un confronto paritario per trovare soluzioni equilibrate e condivise un conto è pretendere che il sindacato accetti quanto già stabilito dalle aziende», si legge nella nota del sindacato, che lamenta inoltre «l’indisponibilità aziendale a presentare un Piano Industriale».

I sindacati sono contrari non soltanto alla ristrutturazione della sede romana, ma temono anche per i dipendenti sardi del contact center di Sestu (CA) per via della ventilata ipotesi di cessione della struttura. «Non ci sfugge che nuove operazioni di riorganizzazione a livello europeo potrebbero sottrarre attività e risorse anche a Milano, come sta già avvenendo per il settore Finanza». «Ribadendo l’inaccettabilità di procedere pedissequamente a una ristrutturazione così pesante a fronte di un andamento economico fortemente positivo del gruppo europeo e di Sky Italia, l’interruzione del confronto ci costringe ad una nuova e immediata dichiarazione di sciopero». I sindacati hanno inoltre chiesto al presidente del Consiglio Gentiloni e ai ministri Calenda (Sviluppo Economico) e Poletti (Lavoro) un tavolo di confronti istituzionale. TV Eliana Corti

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