Scontro sui contratti del personale non giornalistico Rai

I sindacati Rai Slc Cgil hanno denunciato «l’indisponibilità» dell’azienda che non avrebbe illustrato la sua proposta sul rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro Quadri, Impiegati, Operai, denunciando una «totale mancanza di rispetto nei confronti delle delegazioni sindacali». «Siamo costretti a dubitare che la Rai avesse una reale intenzione di concludere un accordo equilibrato», spiegano in una nota. Diverso il punto di vista dell’azienda che, pur confermando la sua disponibilità al confronto, ha sottolineato una «articolata diversità di posizione tra le Parti» rispetto all’ipotesi di accordo delineato lo scorso 1° marzo. La bozza prevedeva garanzie sul piano dell’occupazione e della stabilizzazione dei precari, sull’accesso al lavoro, sulla valorizzazione delle competenze, sul mantenimento del perimetro produttivo e sulla riduzione del ricorso agli appalti il riconoscimento di una somma di 2mila euro una tantum (mille per il personale con contratto a termine), del 75% del premio di produzione 2011 (ulteriori 1,180mila euro) e l’aumento dei minimi stipendiali di 85 euro distinto in due tranche. Inoltre, si prevedevano « misure volte a razionalizzare le componenti variabili della struttura retributiva in un’ottica di alleggerimento della dinamica del costo del lavoro e di più equa redistribuzione delle risorse economiche disponibili». Un intervento necessario per mitigare le misure previste dal Piano industriale 2010-2012 e dal Piano di Risanamento messo a punto dal dg Lorenza Lei. Il contratto del personale non giornalistico è scaduto da due anni e coinvolge circa 15mila lavoratori. «Ora», concludono i sindacati, «la parola passa ai lavoratori che saranno chiamati a decidere il prosieguo dell’iniziativa sindacale».
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