Sciopero Rai, adesioni al 75%

Il 75% dei lavoratori della Rai ha aderito allo sciopero nazionale indetto da Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal. «Si sono raggiunte punte del 95% su alcune sedi regionali e aree aziendali», annunciano soddisfatti i sindacati. «Il palinsesto televisivo e radiofonico ha subito uno stop evidentissimo, sia sulla parte informativa, sia sulla parte dell’intrattenimento. Nonostante il ritiro dell’UsigRai, sindacato dei giornalisti, molti di essi hanno partecipato lo sciopero, sia attraverso lettere di solidarietà e condivisione, sia attraverso la partecipazione fisica ai presidi». I lavoratori hanno manifestato contro il prelievo di 150mln di euro che, secondo i sindacati, «mette a rischio il servizio pubblico e la tenuta occupazionale, senza eliminare sprechi o inefficienze, ma producendo effetti sull’occupazione, dal blocco delle stabilizzazioni dei precari all’annunciato ridimensionamento degli organici. Inoltre, scegliere di fare cassa attraverso la vendita di RaiWay colpisce al cuore l’azienda. Intanto Maria Luisa Todini, consigliere Rai, durante l’audizione in commissione di Vigilanza, ha denunciato che ogni anno si spendono 12mln di euro per l’edizione della mezzanotte dei tg delle sedi regionali, quelli della Tgr. «Se invece si rimandasse al canale all news, si risparmierebbero quei soldi». Infine, per la neonata Rai Com (ex RaiTrade), il dg Luigi Gubitosi ha intenzione di proporre, nel ruolo di presidente, Costanza Esclapon (direttore Comunicazione e Relazioni Esterne), nel ruolo di ad Luigi De Siervo (capo della Direzione commerciale) e come consiglieri Eleonora Andreatta (direttore RaiFiction), Camilo Rossotto (direttore Finanza e pianificazione) e Giuseppe Pasciucco (responsabile Diritti sportivi).

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