Un secco no da parte dei lavoratori. È questa l’interpretazione che danno i sindacati all’indomani dello sciopero e della manifestazione che si è tenuta a Piazza Montecitorio per protestare contro la riorganizzazione dell’azienda, gli esuberi e i trasferimenti proposti da Sky Italia.
“È stata altissima la partecipazione allo sciopero e alla manifestazione”, si afferma in una nota unitaria di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. “Nonostante fosse una esperienza nuova per i lavoratori di Sky, l’adesione è stata oltre ogni aspettativa segno che quanto proposto dall’azienda, 194 esuberi e 378 trasferimenti, ha rotto un rapporto fiduciario importante”.
“Le sedi di Roma e Sestu erano praticamente vuote, con una adesione quasi totale di tutti lavoratori, giornalisti compresi”, si prosegue nella nota dei sindacati, che evidenziano come la mobilitazione sia “un chiaro segnale all’azienda e per questo speriamo che nel momento in cui ripartirà il confronto sindacale, Sky porti una nuova posizione”.
Il sindacato, si aggiunge, continuerà a chiedere “un vero Piano Industriale di sviluppo di tutte le realtà territoriali e produttive, viste anche le buone performance economiche espresse nei bilanci degli ultimi anni. Al contempo – si conclude nel comunicato – proseguiranno le iniziative di sensibilizzazione della pubblica opinione e il confronto con le Istituzioni nazionali e locali per poter scongiurare i dannosi effetti del progetto riorganizzativo”.
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