È stata una masterclass briosa quella che Pupi Avati ha tenuto ieri pomeriggio in seno alla quinta edizione del RomaFictionFest. Il regista ha raccontato la genesi del suo esordio televisivo con “Jazz Band” (dai rapporti con la Rai alle problematiche finanziarie), la forza (e la pervasività) del mezzo televisivo rispetto al cinema, il racconto e le storie come espressione della quotidianità, l’assenza – almeno per quanto lo riguarda – di uno stile e di un approccio diverso tra il linguaggio cinematografico e quello televisivo. Alla fine, Avati ha annunciato un suo impegnativo progetto televisivo: raccontare una storia d’amore lunga 50 anni come pretesto per raccontare la storia del nostro Paese.
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