Rai: tre punti per la riforma

Rafforzare l’autonomia della Rai dalla politica, dare maggiore efficienza aziendale e permettere l’innovazione dell’azienda separando le attività finanziate dal canone da quelle finanziate dalla pubblicità. Sono questi i tre obiettivi che si pone il ddl per la riforma della governance della Rai che sarà presentata al consiglio dei Ministri la prossima settimana. Il testo riprende alcuni punti delle “Linee guida per la riforma Rai” presentate il 9 gennaio dal ministro delle Comunicazioni Gentiloni. Le proposte prevedono la separazione dell’ azienda in tre società distinte, di cui una finanziata dalla pubblicità, una da finanziamenti pubblici. La terza si occuperà della gestione degli impianti della rete. Il nuovo Cda dovrebbe essere composto da sei membri più un presidente, in carica per sei anni. Individuati tramite un sistema di hearings parlamentari, due di essi potrebbero essere scelti dalle Regioni. Il sistema dovrebbe garantire all’azienda, che resta comunque pubblica, di differenziarsi dalla tv commerciale eliminando l’eccessiva dipendenza dalla pubblicità.

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