Efficientamento dei costi, aumento dei ricavi pubblicitari e incremento dei proventi dal canone grazie al nuovo meccanismo di riscossione. Su questi tre punti poggia un bilancio 2016 “ampiamente positivo” per la Rai. È quanto emerso dall’ultimo Cda Rai, riunitosi sotto la presidenza di Monica Maggioni, che ha proceduto a un primo esame dei principali indicatori economici e patrimoniali dell’anno trascorso. Il bilancio 2016 sarà approvato ufficialmente in occasione del prossimo Consiglio di amministrazione.
In una nota si evidenzia come l’incremento delle risorse abbia consentito di perseguire due obiettivi paralleli, ma di uguale importanza per la tv pubblica: il potenziamento dell’offerta e degli investimenti nel digitale; il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo.
Il bilancio 2016 sarà ricordato come il primo in cui, dopo sei anni di flessione, sono tornati a crescere i ricavi pubblicitari, “con un incremento superiore a quello medio di mercato grazie in particolare alla qualità dell’offerta e nonostante l’azzeramento della raccolta su Rai YoYo, Rai Storia e Rai5”. In una nota si sottolinea anche: la “leadership Rai nell’intera giornata, con il 36,69 di share e durante la fascia del prime time con il 38,58 di share, in aumento di 0,31 punti rispetto al 2015”; performance “particolarmente significative” nel target 15-24, con un +2,6% nell’intera giornata e +2,47% nel prime time; e un aumento della digital audience rispetto al precedente esercizio, con un incremento del 15,6%, (di 2,2 punti superiore rispetto al mercato) e un picco nel settore della mobile audience, (+30%), attraverso il lancio della piattaforma Rai Play e alle app sviluppate per gli Europei di Calcio e le Olimpiadi. “Questi dati hanno anche consentito una crescita a due cifre dei ricavi pubblicitari internet”.
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