Dal 28 settembre Rai Radio 2 sarà disponibile in visual radio su Rai Play: lo ha confermato il direttore di Radio Rai, Roberto Sergio, alla presentazione dei palinsesti autunnali dell’offerta radiofonica Rai. “Digitalizzare la filiera ha significato di fatto azzerare tutto e ripartire dall’inizio. Ma era l’unica scelta che ci avrebbe consentito di guardare oggi a un futuro multimediale, fatto di produzioni audio-video e che esce dal solo mezzo radio. Oggi la nostra sede è a tutti gli effetti uno dei poli produttivi multimediali all’avanguardia della Rai”, ha dichiarato Sergio. Nel 2021, anche altri canali Rai avranno delle finestre visual sulla piattaforma Rai: non canali accesi 24 ore su 24, ma delle finestre accese in occasioni particolari. Non solo visual, ma anche social: i canali Rai Radio avranno infatti profili Instagram e Facebook: il target è b2b e b2c, con l’obiettivo di contattare gli ascoltato delle radio italiani tra i 20 e 40 anni. Sempre per il 2021, Rai Radio punterà a sviluppare il settore degli smart speaker e la razionalizzazione dell’offerta podcast. Altre novità riguardano la rilevazione tramite meter degli ascolti: a ottobre sarà avviata la fase di test per andare a regime nel 2021. Si tratterà di una ricerca a uso interno, che servirà per avere indicazioni in tempo reale sull’andamento dei canali e dei singoli programmi. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, ha spiegato l’amministratore delegato di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia, “Rai Radio nel 2020 aumenta di 1,2 punti la propria quota di mercato e subisce una contrazione dei ricavi del -23%, con una media mercato al -33%” (Dati FCP Assoradio, quota Rai Radio dall’8,0% gennaio-luglio 2019 al 9,2% gennaio-luglio 2020; progressivo ricavi gennaio-luglio 2020: Rai Radio -23,2%, radio commerciali -34,2%, media mercato -33,3%.).
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