Chiamato ieri dalla Commissione di Vigilanza per spiegare le ragioni della sostit uzione del consigliere Petroni con Fabiani, il Ministro dell’economia Padoa-Shioppa non ha però potuto confrontarsi coi rappresentanti dell’opposizione. I cinque membri della Cdl (Lainati, Butti, De Laurentiis e Galli) hanno infatti abbandonato l’aula per protesta. Il ministro ha invece ribadito la sua indipendenza nella nomina di Fabiani, effettuata in base ai requisiti di “autorevolezza, competenza e indipendenza” e di aver agito nel solo interesse dell’azienda. Il presidente della Commissione, Landolfi, ha invece fatto notare che, se l’8 novembre il Tar dovesse accogliere il ricorso di Petroni, sarebbe opportuno che Padoa-Schioppa rassegnasse le sue dimissioni.
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