Rai: giornalisti in sciopero

L'immagine scelta da Usigrai per annunciare lo sciopero

Oggi, lunedì 6 maggio, i giornalisti e le giornaliste del sindacato Usigrai si astengono dal lavoro, per protestare contro le scelte dei vertici «che accorpano testate senza discuterne con il sindacato» e la mancata sostituzione dei professionisti e delle professioniste (pensione e/o maternità) con conseguente aumento del carico di lavoro per chi resta. Inoltre, il sindacato lamenta l’assenza di selezione pubblica per i giornalisti e la mancata stabilizzazione dei precari, i tagli alle retribuzioni e la cancellazione unilaterale del premio di risultato. «La libertà e l’autonomia del servizio pubblico è un valore di tutti», spiega il sindacato ricordando anche il caso Scurati e il suo mancato monologo a Chesarà… (Rai3).

L’azienda ha replicato al sindacato dichiarando «l’impossibilità, nell’attuale quadro economico, di indire concorsi pubblici per nuove assunzioni giornalistiche, mentre invece si rendono necessari processi di ottimizzazione che consentano di valorizzare l’ organico esistente di oltre 2000 unità». E, ancora, «l’azienda ha deciso di adeguare il sistema premiante dei giornalisti a quello di tutti gli altri dipendenti. Infine è opportuno rimarcare che la Rai è sempre più impegnata a salvaguardare i valori del pluralismo e della libertà di espressione».

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