RaiUno “coltiva” giovani youtuber: il servizio pubblico ha siglato un accordo con YouTube per dare vita al primo YouTube Pop-up Space, dal 15 al 17 settembre a Roma. Si tratta di una tre giorni dove aspiranti creativi possono confrontarsi con addetti ai lavori e affermati youtuber. Molti i workshop in programma che spaziano dall’uso delle luci alle strategie per mantenere alta l’attenzione degli spettatori. «Questa partnership è un esempio concreto del significato di media company», spiega il dg Antonio Campo Dall’Orto. «In qualità di media company, la Rai si pone come un soggetto che non conosce concorrenti, ma solo partner. È importante intraprendere un percorso di apertura alla creatività in tutte le sue forme. La società digitale ha tante anime e noi dobbiamo cercare di attrarre soprattutto quella creativa». I Pop – Up Space sono degli eventi già da tempo contemplati nella strategia di YouTube e che vanno ad aggiungersi agli YouTube Space permanenti: nove in tutto il mondo, situati a Tokyo, Los Angeles, Londra, NY, San Paolo del Brasile, Parigi, Berlino, Toronto e Mumbai. Tuttavia quello italiano si caratterizza per essere l’unico Pop up realizzato con un broadcaster. Se infatti la piattaforma web ha messo a disposizione la struttura, scegliendo la location dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, le risorse artistiche sono state fornite dalla Rai. Non a caso gli addetti ai lavori con cui si confrontano gli aspiranti youtuber sono tutti nomi legati a Viale Mazzini: dalla new entry Mika, al musicista Stefano Bollani, fino ai direttori di rete Angelo Fabiano, Ilaria Dallatana e Daria Bignardi, a cui si aggiunge il team di Rai Fiction e il produttore Carlo Degli Esposti. Quanto agli youtuber affermati, sono presenti Greta Menchi, Claudio Di Biagio, Sofia Viscardi e il duo K4U. E a chi chiede se questo accordo sia il preludio di un’intesa ben più ampia, che contempli il ritorno dei video Rai su YouTube, Dall’Orto risponde: «Questa partnership testimonia la reciproca volontà di fare un percorso insieme. Non ci sono però ancora degli accordi definitivi».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it