Giovedì è arrivato il via libera al decreto legislativo che recepisce la Direttiva sui servizi media audiovisivi. Come riporta Italia oggi, il decreto rinnova il Tusmar, il testo unico della radiotelevisione.
Tra i temi caldi c’è quello degli obblighi di investimento in opere audiovisive europee di produttori indipendenti imposti ai servizi on demand. Fino al 31 dicembre 2022 la quota stabilita è del 17%; salirà poi al 18% per il 2023 per arrivare al 20% nel 2024. Nessun incremento, dunque, al 25% come inizialmente ipotizzato.
Cambia invece il tetto pubblicitario della Rai: il limite è fissato al 7%, per poi scendere al 6% dal 1° gennaio 2023. Il tetto riguarda le fasce orarie tra le 6 e le 18 e tra le 18 e le 24. Il limite per ogni ora è del 12%. Per quanto riguarda invece le altre tv nazionali in chiaro, il limite stabilito è del 20% per le fasce orarie tra le 6 e le 18 e tra le 18 e le 24. Le pay tv avranno un tetto del 15%.
Introdotta anche una norma che riguarda le smart tv: tutti gli apparecchi abilitati alla ricezione del digitale terrestre, anche se abilitati alla connessione internet, dovranno avere installata l’Lcn, ovvero la numerazione automatica dei canali Dtt. Il sistema dovrà inoltre essere agevolmente accessibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it