GroupM ha rivisto le sue stime sull’andamento del mercato pubblicitario televisivo globale. Secondo l’ultimo Global End-of-Year Forecast, GroupM prevede che il mercato crescerà nel 2021 dell’11,7%. Nel 2022 il mercato pubblicitario televisivo globale varrà 171 miliardi di dollari: 17 miliardi saranno generati dalla Connected Tv+. Quest’ultima è destinata a raccogliere 33 miliardi entro il 2026.
La ripresa totale – e quindi il ritorno ai livelli del 2019 – non si avrà però prima del 2023. E questo escludendo i ricavi generati dalla pubblicità politica negli Usa.
La revisione è al rialzo rispetto a quella di giugno, quando si era stimata una crescita del 9,3% per quest’anno, dopo il -13,7% del 2020. I prossimi anni saranno sostanzialmente stabili per la televisione nei maggiori mercati del mondo: anche i settori che hanno storicamente dominato il mezzo inizieranno a spostare la spesa altrove. I loro budget saranno però in parte compensati dai maggiori nuovi entranti che lavorano principalmente online.
A dominare il mercato pubblicitario saranno Usa, Uk e Cina, che valgono il 70% circa della crescita del mercato e circa il 60% del mercato stesso. Francia, Germania, Australia e Usa dovrebbero crescere a un tasso di crescita annuo tra il 4 e il 5% nei prossimi cinque anni. India, Uk, Brasile, Canada, Giappone e Cina tra il 6 e l’8%.
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