Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il primo semestre del 2017 a quota 3,24mld di euro, per una flessione del 3% (-0,4% se si considera nella raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social). Rispetto al primo semestre 2016, il mercato ha dunque perso 100mln di euro. Il singolo mese di giugno registra una flessione del 4,7% (-8,6% senza search e social). Si tratta di una flessione largamente prevista secondo Alberto Dal Sasso, Tam e Ais Managing Director di Nielsen, per motivi di stagionalità legati agli anni dispari. Inoltre, il giugno 2015 era stato caratterizzato dall’inizio di Expo, portando giugno a chiudersi con un -6% («che sarebbe stato probabilmente ancora più negativo se non ci fosse stata l’Esposizione universale»). Già dai prossimi mesi, però, il mercato dovrebbe tornare a risalire. Guardando le performance dei singoli mezzi, risultano tutti in calo, con l’eccezione della radio (+5%), transit (+1,2%) e Go Tv (+7,6%). La televisione segna un -1,9% (da 2,06mld di euro a 2,02mld), con una contrazione a doppia cifra sul mese di giugno: -10,9%. Segno meno anche per tutti gli altri mezzi: quotidiani a -10,8%, periodici -7%, internet -1,7%, outdoor -17,2%, cinema -9,1% e direct mail -2,7%. Per quanto riguarda i settori merceologici, nove risultano in crescita, per un apporto pari a 54mln di euro. Positive le performance di automobili e farmaceutici, rispettivamente pari a +0,9% +6,8%. L’andamento è invece negativo per le telecomunicazioni (-3%), gli alimentari (-3,8%) e la distribuzione (-11,5%).
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