Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude aprile con un incremento dell’82,7% sullo stesso mese del 2020, portando la raccolta del primo quadrimestre 2021 a un incremento del 14,8%.
Escludendo dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento nel periodo gennaio – aprile si attesta a +12,7%, per un totale di 1,52mld di euro.
In particolare, la televisione cresce dell’88,3% in aprile per un +19,7% sul quadrimestre (da 1 miliardo nel quadrimestre 2020 a 1,2 miliardi). Il quadrimestre si chiude in crescita anche per i quotidiani (+2,2%), la radio (+3,2%), il digital (+17,7%, che diventa +18,7% sulla base delle stime Nielsen) e il direct mail (+9,2%). Ancora segno negativo per periodici (-19,1%), l’outdoor (-41,8%) e il transit (-56,4%), mentre non sono ancora disponibili i dati di cinema e go tv (quest’ultimo perché non disponibile il confronto con il 2020).
Assistiamo a una ripresa robusta, anche se sconta ancora un gap rispetto all’ultimo anno di normalità (2019), che potrà essere colmato nei mesi a venire, con un recupero anche dei settori che risultano tuttora in ritardo a causa della pandemia. In ogni caso i segnali di ripresa sembrano evidenti ed in linea con quanto succede negli altri Paesi europei. (Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen).
Per quanto riguarda i settori merceologici, 16 sono in crescita nel quadrimestre, con otto in negativo. Sono solo due, invece, i settori in negativo in aprile: Media/Editoria e Enti/Istituzioni (in positivo nel 2020). In aprile sono tornati a investire distribuzione, automobili, abitazione e tempo libero. Ancora negativo, nel quadrimestre, media/editoria (-8,6%), mentre tornano in positivo automobili (+16,8%), distribuzione (+51,9%), telecomunicazioni (+29,2%) e toiletries (+24,7%).
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