Il mercato pubblicitario in Italia chiude i primi quattro mesi dell’anno con una flessione dello 0,3% rispetto allo stesso quadrimestre 2016, portandosi a quota 2,06mld di euro. Una flessione che diventa un -2,9-%, se si esclude dal web la stima Nielsen su search e social. Il singolo mese di aprile segna un -2,8% (-6,4% senza search e social). In particolare, la televisione ha un andamento negativo del 4,2% sul singolo mese e un -0,6% sul quadrimestre: gli investimenti ammontano a 1,29mld (1,3mld nel primo quadrimestre 2016). Cresce solo la radio: +0,7% (a 120mln), mentre quotidiani, outdoor e cinema registrano una flessione a doppia cifra (rispettivamente a -11,2%, -18,5% e -16,1%). Segno negativo anche per gli altri mezzi: periodici a -8%, internet a -1,4%, transit a -2,8%, go tv a -2,4% e direct mail a -5,5%. Secondo le stime Nielsen, i prossimi mesi saranno ancora in flessione, «per motivi di pura stagionalità», essendo un anno dispari e quindi senza grandi eventi sportivi. Sono 11 i settori merceologici in crescita, per un apporto complessivo di circa 55mln di euro. Crescono i comparti auto (+6,2%), farmaceutici (+10,2%) e abitazione (+2,2%), mentre risultano in flessione tlc (-11,6%), media/editoria (-13,4%) e largo consumo (-4,3%). La stima per la fine dell’anno, aggiornata a maggio, è di una crescita inferiore al 2%.
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