Il confronto in stile americano (stesso studio della trasmissione musicale “X Factor”), con risposte scandite da un countdown di 30 secondi (1 minuto o 1 minuto e 30 secondi), possibilità di replica per i candidati e domande dal pubblico, oltre a quelle del conduttore Gianluca Semprini, ha regalato, lunedì sera, a SkyTg24 e Cielo 1.885.816 spettatori medi, per uno share del 6,22%. Il boom di ascolti dello speciale di Sky – accompagnati da quasi 150mila tweet – ha intaccato gli share di “Che tempo che fa”, che è sceso di quasi mezzo milione di spettatori (2.488.000, share 8,29%), battuto perfino dal varietà di Italia 1 “Colorado Cafè”, che ha registrato 3.009.000 di spettatori e share del 11,38%. Anche “L’infedele” di Gad Lerner su La7 ha perso mezzo milione di spettatori, passato dal 5% al 2% di share. Nello stesso tempo RaiUno trasmetteva la soap opera “Terra ribelle” (4.320.000, 14,73%). Imu, lavoro, Fiat, diritti, alleanze, gli argomenti clou con cui è partita la prima sfida in tv dei cinque candidati alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato premier: Pierluigi Bersani, segretario del Pd dal 2009, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, Laura Puppato, capogruppo Pd alla Regione Veneto, e Bruno Tabacci, assessore al Comune di Milano. Ora la tv pubblica (e anche La7) si sono dette disponibili a ospitare un evento simile a Sky in prima serata. Quattro candidati del Pd hanno già risposto di sì, Bersani si pronuncerà oggi. Una voce fuori dal coro è quella di Carlo Freccero, direttore di Rai 4, che – intervistato dal quotidiano “il manifesto” – definisce il confronto su Sky più che un talk show una performance: «Un successo clamoroso, ma ciò non toglie che è stato noiosissimo. Non c’è stato un vero approfondimento».
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