La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro la condanna a quattro mesi di reclusione e 2mila euro di multa nei confronti di un uomo reo di aver evaso il canone di abbonamento di Sky ricorrendo al “card sharing” (la fruizione dello stesso abbonamento grazie al collegamento di vari decoder a un decoder server cui è associata la smart card). L’azione si configura infatti come violazione del diritto d’autore (art. 171 octies legge 633/1941). Il ricorrente aveva acquistato i codici sul web; l’articolo in questione punisce l’importazione, la distribuzione, il noleggio, la vendita e la cessione di attrezzature “taroccate” per eludere le misure di protezione. Le sanzioni, ha spiegato la Corte, si estendono anche a chi se ne serve per uso privato. Secondo il ricorrente, invece, la norma è riservata esclusivamente alle attività illecite a livello professionale.
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