La pay tv tende alla «stagnazione» a livello europeo: nel 2015 il settore ha perso lo 0,7% in Italia, il 2% in Francia. Fa eccezione il Regno Unito, dove la crescita è stata contenuta. Sono alcune delle riflessioni contenute nell’ultimo rapporto di ItMedia Consulting, in uscita il 4 ottobre, anticipate da “Italia oggi”. Considerando quindi 17 Paesi, il mercato della pay tv è cresciuto solo dello 0,5%, arrivando a quota 44mld. Se le piattaforme tradizionali vivono in declino, prende piede l’IpTv, che ha registrato un incremento vicino al 64% tra il 2011 e il 2015, con poco meno di 5,8mln di abbonati (di cui 600mila in Itali). Cresce invece la pubblicità televisiva, +2,7%, arrivata a quota 31,8mld. In Uk e Germania la crescita è strutturale, la Spagna ha vissuto una ripresa dopo un calo sostanzioso, mentre per il resto l’Europa si è solo ridotta la crisi. Sul fronte del business, si stanno facendo stradai cosiddetti “skinny bundles”, pacchetti di canali personalizzabili a un prezzo inferiore rispetto ai tradizionali abbonamenti.
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