C’è, finalmente, il rinnovo della concessione in esclusiva alla Rai «del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale sul territorio nazionale».
Il consiglio dei ministri ha votato venerdì 10 marzo l’ok al testo: la concessione avrà durata decennale.
È stato approvato inoltre lo schema di convenzione, che verrà in seguito stipulato tra la Rai stessa e il Ministero dello sviluppo economico. Il testo chiede a Rai di realizzare un piano editoriale coerente con la missione e gli obblighi di servizio pubblico, eventualmente modificando il numero dei canali non generalisti; si chiede inoltre una riduzione dei costi e la valorizzazione delle risorse interne, così come un nuovo piano di riorganizzazione dell’informazione. Si prevede poi una verifica annuale, con Agcom e MiSe, della realizzazione degli obiettivi inseriti neo contratto nazionale. Il bilancio Rai deve prevedere una contabilità separata per i ricavi derivanti dal canone e quelli da attività svolte in regime di concorrenza. Secondo quanto riporta “Il messaggero”, Rai non potrà presentare listini con forti ribassi e concentrare la maggior parte degli spot su RaiUno, ma distribuire i break sui vari canali. Dovrà poi essere assicurata la ricezione gratuita al 100% della popolazione e diffondere programmi in lingua inglese.
Si chiede poi alla Rai di puntare sui mercati internazionali con fiction e film. Tali atti, si legge nella nota del consiglio dei ministri, verranno trasmessi – insieme agli esiti della consultazione pubblica avviata lo scorso maggio – alla commissione di Vigilanza, che avrà trenta giorni per presentare il suo parere.
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