Netflix vs Artisti7607: Agcom archivia il procedimento sull’equo compenso

La collecting aveva accusato la piattaforma di negare l’equo compenso sui titoli in streaming
la sede di Amsterdam (©Netflix)

È stato archiviato da parte di Agcom il procedimento contro Netflix, partito dalla segnalazione di Artisti 7607. La collecting aveva accusato Netflix di mancata trasmissione delle informazioni necessarie per la riscossione dei proventi dei diritti e per la distribuzione degli importi dovuti ai titolari dell’equo compenso (definito dal 2021 “remunerazione adeguata e proporzionata”). La segnalazione risaliva al 13 agosto 2021: la collecting aveva spiegato che dal 2019 Netflix avesse fornito solo informazioni parziali e insufficiente per le annualità 2015-2017 e successivamente 2018 e 2019. Un’ulteriore segnalazione era pervenuta nel maggio 2022 relativa alle opere 2020 e 2021. Tra le informazioni mancanti, ci sono quelle relative al valore economico degli abbonamenti, il fatturato complessivo e i ricavi complessivi dello sfruttamento delle opere.

«L’Autorità invita le parti a riprendere le trattative in buona fede, sulla base delle indicazioni sopra articolate, al fine di pervenire ad una rapida conclusione di un accordo di natura economica», si legge nel documento di archiviazione.

Qui il testo del provvedimento.

LA DIFESA DI NETFLIX

Nella sua memoria difensiva, Netflix ha dichiarato che le richieste di Artisti 7607 si basano su una erronea interpretazione dell’articolo 23 del Decreto del 15 marzo 2017, n. 35, che non si applicherebbe prima di sottoscrivere un contratto. La collecting avrebbe potuto chiedere le informazioni soltanto dopo aver sottoscritto l’accordo. Anche la collecting non avrebbe fornito informazioni necessarie all’assolvimento dei suoi obblighi né avrebbe comunicato le proprie tariffe e i criteri usati per stabilirle (la collecting ha dichiarato che il tema è articolato dato che ognuna deve poi essere adattata al singolo casodi specie). Inoltre, Netflix ha sottolineato che le informazioni condivise con Artisti 7607 sono le stesse condivise con Nuovo Imaie dal 2018 e la società si è detta inoltre disponibile a effettuare un pagamento a titolo provisionale.

LE RILEVAZIONI DI AGCOM

Agcom ha rilevato diverse criticità, alcune relative comunicazione delle tariffe e sulle informazioni riguardanti la rappresentatività (la ricostruzione della composizione degli aventi diritti di ogni opera). C’è poi la questione degli apolidi ovvero la rivendicazione di compensi di aventi diritto che non hanno affidato mandato ad alcuna collecting e che Artisti 7607 ha rivendicato.

Nelle sue conclusioni, Agcom ha ritenuto che «Artisti7607 dovrebbe fornire dati sulla rappresentatività, ovverosia riportare per ciascuna opera: (i) l’identificazione dei propri artisti mandanti aventi un ruolo di notevole importanza artistica, distinguendo tra artisti primari e comprimari, attori video e doppiatori; (ii) l’incidenza percentuale di tali artisti sul totale degli aventi diritto dell’opera» e che «Netflix dovrebbe fornire: i dati sulle visualizzazioni di ciascuna delle opere rivendicate, anche per le annualità mancanti, a partire dal 2020; i dati relativi al proprio fatturato in Italia, per le annualità rilevanti».

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