All’ordine del giorno del prossimo consiglio d’amministrazione di viale Mazzini sarà il rosso di 140-150mln di euro previsto per la fine del 2012, meno ottimistico della previsione formulata dall’ex dg Lorenza Lei alla fine del 2011. Tra le cause, il calo degli introiti pubblicitari di Sipra e il costo dei diritti sportivi. Durante il cda di mercoledì 19 settembre si discuterà dei possibili rimedi, in primo luogo del recupero delle risorse interne. Si stanno analizzando, infatti, le competenze del personale e i profili professionali ancora presenti in Rai per riportare internamente funzioni che spesso si sono affidate all’esterno. Su questi temi il 2 ottobre è fissato, tra il dg Luigi Gubitosi e i sindacati, un tavolo di confronto in cui riaprire la discussione sul rinnovo contrattuale scaduto da quasi tre anni. A tal proposito, i segretari generali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil smentiscono categoricamente – in una nota comune – «di aver mai discusso o preso in esame col dg Rai ipotesi di riduzione del personale Rai né di passaggio a un contratto diverso da quello Rai, né tanto meno di tagli drastici dei salari». Si pensa, inoltre, a una dismissione della sede torinese della Rai, oggetto di un complesso e oneroso progetto di ristrutturazione. Mentre, secondo quanto riporta il “Corriere della sera”, sono smentite le ipotesi di vendita della sede centrale di viale Mazzini 14 e l’allontanamento del vice dg Gianfranco Comanducci.
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